Il 27 marzo sono stati consegnati i David di Donatello, il premio, arrivato alla sua 61° edizione, che l'Accademia del cinema italiano conferisce ai suoi esponenti più meritevoli.
L'anno scorso ha
trionfato Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele
Mainetti, con ben 8 statuette, film che ha segnato una svolta del
cinema italiano verso il film di genere, un'assoluta novità nel
nostro panorama cinematografico.
Quest'anno ad essere
premiato è stato senza dubbio il coraggio e la trasgressione, quella
del proporre un film ambientato nel mondo delle gare automobilistiche
come Veloce come il Vento di Matteo Rovere (6 statuette),
quella di girare un film, anche a basso budget, partendo da un'idea
davvero originale, quella di due gemelle siamesi che si ritrovano ad
essere viste come un fenomeno da circo alle feste di matrimonio in
Campania come Indivisibili di Edoardo de Angelis (5 statuette)
o il coraggio delle due protagoniste, pazienti fuggiasche di
un'ospedale psichiatrico, di La pazza gioia di Paolo Virzì (5
statuette).