Ted
Kaczynski è un folle. Un pericoloso serial killer a cui l’FBI da
incessantemente la caccia. L’unica prova sulla quale basare le loro
ricerche è il manifesto scritto interamente da lui dove argomenta il
suo pensiero sul mondo che lo circonda. Ma può un manifesto bastare
per incastrare un uomo?
La
serie è stata creata da Andrew
Sodroski,
Jim
Clemente
e Tony
Gittelson;
Tra i produttori troviamo anche Kevin
Spacey.
Ad interpretare l’agente dell’FBI Jim Fitzgerald vi è Sam
Worthington (Avatar,
Scontro
fra Titani,
Hacksaw
Ridge
etc…), mentre il killer Ted Kaczynski
lo
interpreta Paul
Bettany
(A
Beautiful Mind,
la saga di Iron
Man,
Avengers
etc…). La serie è disponibile sul canale streaming Netflix,
composta da otto episodi. Nota più importante? È
tratto interamente da una storia vera!
Manhunt:
Unabomber,
senza ombra di dubbio, è la serie migliore che ho visto del 2017.
Difficile parlare di protagonisti e antagonisti perché nonostante il
poliziotto rivesta la parte del buono, non è di
lui
che ci
parla
la storia, dunque, diventa il nostro antagonista. Chi è allora il
protagonista? Il killer, la
persona più temuta
del momento, colui che ha rovinato la vita di centinaia di persone,
colui che, nonostante
tutto,
lotta per una causa in
cui crede ciecamente. Il poliziotto, compreso tutto l’FBI, non sono
altro che i suoi avversari. Tutto ruota intorno la sua figura
affascinante e misteriosa, intorno il suo modo di pensare nei
confronti del mondo, della vita e delle persone. Sin
dall’inizio, tramite stacchi temporali, diamo
un volto al
nostro killer e sopratutto sappiamo
che
è già stato catturato; Ma
non è quello il punto. A noi interessa sapere come e perché, chi
sia realmente quest’uomo inafferrabile che ha terrorizzato tutta
l’America semplicemente alzandosi
la mattina e spedendo un pacco postale. Un
gesto compiuto da migliaia di persone ogni giorno.
La
serie è scritta egregiamente, non perde mai di vista il focus
principale e non si smarrisce in inutili sotto trame. I personaggi
sono ben delineati dall’inizio alla fine: Non troverete persone che
di punto in bianco fanno cose a caso perché qualche sceneggiatore
incapace lo ha snaturato. Lati negativi ne abbiamo? Si, in
particolare la scelta di aver sorvolato su alcuni elementi davvero
importanti che vengono solo accennati ma che a mio avviso andavano
assolutamente mostrati. Ci sono dei pezzi che potevano essere
benissimo accorciati o sostituiti con altro, tant’è che quando ho
finito di vederlo ci sono rimasto male perché non mi sono state
mostrate alcune scene
che aspettavo con ansia.
Consigliato?
Ma ci mancherebbe! È
una serie TV che dovete assolutamente vedere! (Ripeto:
È
su
Netflix)
Un perfetto esempio di come scrivere
una storia ad oc senza snaturarla o riempiendola di fan service e
luoghi comuni.
Sapete
una cosa? In fondo, una parte di Ted Kaczynski
vive
in ognuno di noi. Quello che ci contraddistingue è solo il modo di
agire.
Nessun commento:
Posta un commento