Ho
una passione insana per i film e le serie tv sulla malavita, è
una cosa poco adatta a me che sono minuta e mi vesto quasi sempre di
rosa ma è così. Quando ho scoperto che in queste settimane sarebbe
andato in onda su rai1 Maltese, il romanzo del commissario ho
deciso che sarei rimasta a incollata alla tv per vederlo (il fatto
che nel cast ci siano Kim Rossi Stuart e Francesco Scianna è del
tutto ininfluente, giuro)
Le
prime due puntate sono andate in onda lunedì 8 e mercoledì 10
maggio, le due finali ci saranno lunedì 15 e martedì 16.
Il
titolo, la regia di Gianluca Maria Tavarelli e casa di produzione,
Palomar, ci dicono molto e ci fanno pensare al commissario più
famoso degli ultimi anni, Montalbano.
La
casa di produzione è la stessa così come il regista che è quello
di Il giovane Montalbano, sorta di prequel della serie.
Inoltre già dal titolo sappiamo che nomi ed eventi, per quanto molto
verosimili sono fittizi.
Montalbano
e Maltese in partenza, hanno molto in comune; ma a ben vedere sono
due modi di vedere la crime fiction all'italiana.
Il
Commissario Montalbano è il meraviglioso frutto della creatività
di Andrea Camilleri che, nei suoi romanzi costruisce un intero
universo diegetico attorno al suo commissario in primis
inventando la fittizia località di Vigata dove si svolgono le
vicende; inoltre non vi è una forte connotazione temporale,
Montalbano è storicamente fidanzato con Livia e da quasi vent'anni è
alla guida di una tipo grigia.
Maltese
no, con Maltese luoghi e date sono ben precisi: Trapani 1974.
Dopo
venti anni Dario Maltese (Kim Rossi Stuart) torna nella sua città
natale, Trapani, per le nozze del suo amico e collega Gianni Peralta
(Claudio Castrogiovanni), il quale viene barbaramente ucciso davanti
ai suoi occhi e che gli chiede di proseguire un'indagine che
stava portando avanti al di fuori della questura. L'omicidio del
commissario Peralta sembra avere un banale movente passionale, ma
Maltese è convinto che sia stato ucciso per mano della mafia e
proprio a causa della famosa indagine a cui stava lavorando e di cui
nessuno sapeva nulla.
In
un clima di omertà come quello della Sicilia degli anni Settanta, le
ricerche di Maltese vengono costantemente troncate da sparizioni ed
omicidi e gli unici che si dimostrano disposti ad aiutarlo sono il
giornalista Mauro Licata (Francesco Scianna) e la fotografa Elisa
Ripstein (Rike Schmid).
La
detection in Maltese si svolge su due piani, il presente con
le indagini sull'omicidio del commissario e il passato. Il
protagonista infatti cerca di far luce sui misteriosi avvenimenti che
hanno portato il padre, anche lui commissario, a suicidarsi.
La
connotazione spaziotemporale delle vicende narrate è molto
importante ai fini della storia perché proprio a partire degli anni
Settanta che il fenomeno della mafia in Sicilia viene pubblicamente a
galla e iniziano ad esserci, appunto, le prime indagini su
cosanostra.
In
Italia cinema e tv si sono spesso occupate di questa tematica in
svariati modi. Maltese è uno dei tanti esempi di come raccontare il
fenomeno mafioso; ci si è posti a metà strada tra la narrazione di
eventi reali e quella puramente romanzesca. Non si fanno nomi e
cognomi ma i personaggi sono ispirati a persone realmente esistite,
come Antonino “Ninni” Cassarà per Maltese e Mauro Rostagno per
Licata.
Dopo
un lungo periodo in cui si è dedicato al cinema sia in veste di
attore che di regista, Kim Rossi Stuart torna in tv con un
personaggio molto particolare (molti sono gli scheletri nel suo
armadio); il suo Maltese è uno che, nelle indagini, non si ferma
davanti agli ostacoli e che va dritto al nocciolo della questione,
non si fa scrupolo di contestare la falsità delle confessioni degli
indagati ma allo stesso tempo ha una vena di ironia che stempera la
sua severità. Al suo fianco Francesco Scianna, nei panni del
giornalista Mauro Licata, quasi un'antitesi del commissario, sia per
l'aspetto – biondo con gli occhi azzurri il commissario, moro con
gli occhi neri il giornalista – sia per i modi, Licata cerca di
arrivare alla verità con l'astuzia, Maltese prende sempre la
situazione di petto.
Maltese
si sarebbe potuta presentare come l'ennesima serie sulla mafia o come
una serie poliziesca, invece la scelta di proporre qualcosa che le
unisca si sta rivelando interessante (dobbiamo ancora vedere come va
a finire).
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