L'ultimo film di Makoto Shinkai Your
Name. è stato distribuito in alcune sale cinematografiche
italiane come evento speciale dal 23 al 25 Gennaio, doppiato in italiano.
Con il solito vizio di arrivare in
anticipo per non perdermi quei preziosi minuti di pubblicità e di
trailer sono la prima a sedermi in sala, il primo giorno di
programmazione. Ripenso ai precedenti
lavori di Makoto Shinkai, regista
poco più che quarantenne con all'attivo sei lungometraggi
d'animazione, Your name. compreso.
Arriva qualche spettatore.
Accanto a me siedono due ragazzi, sui
quindici anni, e per semplici
e innocenti ragioni di blogging
tendo le orecchie e mi faccio i fatti loro: «ma
veramente l'hai già visto?» «Si, su internet con i sottotitoli,
due volte». Nella mia mente si accende la spia d'emergenza “spoiler
alert” e faccio di
tutto per distrarmi nella
manciata di minuti che
mancano all'inizio del film. Pochi secondi prima del buio mi accorgo
che la sala è piena, e non solo di giovanissimi.
Nel
film c'è molto di più di quello che il trailer fa intuire.
I protagonisti, un ragazza di un villaggio sperduto di nome Mitsuha e Taki ragazzo di Tokyo, si svegliano senza un apparente motivo dentro al corpo dell'altro, e quando la sera si addormentano, provati dall'esperienza che per loro appare onirica, il giorno dopo riacquistano il proprio posto trovando tracce, segni - e guai - causati dal passaggio dell'altro nella propria quotidianità. L'esperienza si ripete e in quella girandola cercano di comunicare e di fissare delle regole; ma la fusione, l'intreccio fra i due, diventa inevitabile.
I protagonisti, un ragazza di un villaggio sperduto di nome Mitsuha e Taki ragazzo di Tokyo, si svegliano senza un apparente motivo dentro al corpo dell'altro, e quando la sera si addormentano, provati dall'esperienza che per loro appare onirica, il giorno dopo riacquistano il proprio posto trovando tracce, segni - e guai - causati dal passaggio dell'altro nella propria quotidianità. L'esperienza si ripete e in quella girandola cercano di comunicare e di fissare delle regole; ma la fusione, l'intreccio fra i due, diventa inevitabile.
La
trama nella seconda parte
ha risvolti drammatici e
fantascientifici inaspettati, senza tralasciare il legame unico tra i protagonisti.
La piccola storia di due
ragazzi diventa la storia di un intero
paese; all'amore per l'altro
si aggiunge l'amore per la propria terra, per il proprio passato, per
le tradizioni e per il futuro. La primissima
scena della cometa che si infiamma a contatto con l'atmosfera
terrestre è monito del
destino che incombe ma che si
può piegare con forza e tenacia.
Mi è
difficile aggiungere altri particolari, per non privare
lo spettatore
della magia del racconto.
Racconto valorizzato
all'incantevole cura e
perfezione del disegno,
attento soprattutto
agli
sfondi sia
urbani che
naturali, pieni di dettagli.
Come se non bastasse la
colonna sonora insegue il ritmo del film, in
una sequenza di composizioni delicate e canzoni pop.
Il legame con le
opere precedenti del maestro è ben visibile, soprattutto per quanto
riguarda il tema della distanza (fisica, emotiva, temporale) fra due
persone, della continua e faticosa ricerca dell'altro raccontata in
modo sublime in 5 centimetri al secondo, qui citato
soprattutto nel finale.
Il successo del film nelle sale
italiane ha portato ad una serie di repliche, il 31 gennaio,
l'1 febbraio, l'8 e il 9 febbraio. Una distribuzione “ballerina”:
si doveva scommettere di più sul pubblico italiano, capace di
accogliere un regista giapponese semisconosciuto ai più ma con un
film che è un vero capolavoro, godibilissimo per il pubblico
occidentale e di tutte le età, sancito dall'enorme successo in patria e all'estero.
Sarà un caso particolare quello dei ragazzi citati all'inizio, ma mi
piace pensare sia sintomatico di un pubblico giovane, che vive a pane
e streaming ma che vuole provare il piacere del grande schermo, del cinema
come rito collettivo, quando gli viene proposto ciò che vuole vedere.
Si parla di una distribuzione speciale
nel giorno degli innamorati, il 14 febbraio nel circuito The Space. Volete farvi un bel
regalo per San Valentino? Per passare la serata al cinema sopraffatti
dalle emozioni Your name. mi
sembra una scelta possibile. Senza offesa per le cinquanta
sfumature.
Titolo: Your Name. (Kimi no na wa); Regia: Makoto Shinkai; Anno: 2016; Paese di Produzione: Giappone; Produzione: CoMix Wave Films; Durata: 107 min.
Titolo: Your Name. (Kimi no na wa); Regia: Makoto Shinkai; Anno: 2016; Paese di Produzione: Giappone; Produzione: CoMix Wave Films; Durata: 107 min.
"un pubblico giovane, che vive a pane e streaming"
RispondiEliminaBellissimo :D
Ottima introduzione mi è proprio venuta voglia di vederlo!
...Allora la recensione ha sortito il suo effetto! Siamo curiose di sapere la tua opinione sul film, facci sapere ;)
Elimina