martedì 30 gennaio 2018

FilmLovers seriali, le serie cult del blog

Non si vive di solo cinema, motivo per cui esistono le serie TV!
Abbiamo deciso di rivelarvi le nostre serie del cuore, che siano vecchie, nuove, lunghe o brevi per noi FilmLovers sono dei veri cult!
Leggete e rivelateci la vostra serie cult!



Stenia Grassetto consiglia Firefly

Firefly è (probabilmente) la serie tv più cult di uno degli autori televisivi più cult, Joss Whedon; boicottata dai produttori, tanto da essere “chiusa” dopo 14 episodi, amata dai fan e dall’autore. Perchè è da vedere?
Perchè è un Neo Western cioè un ibrido tra western e fantascienza e i protagonisti sono degli space cowboy (il capitano/ex-militare, il conducente/pilota dell’astronave Firefly, la prostituta, il medico, il reverendo).
Perché il Capitano Malcom Reynolds ha un’etica profonda e appassionata; Nathan Fillion, l’interprete principale della serie e di Castle, ama il personaggio tanto da indossarne le vesti durante i party di Halloween nella serie omonima.
Perché l’attore protagonista e l’autore non hanno mai messo da parte l’idea di continuare la serie.
Perché l’attivismo dei fan ha permesso di realizzare il film Serenity, continuazione degli eventi della serie.
Perché la serie sta continuando come grafic novel.
Ecco perché è da recuperare.



Laura Perrotti consiglia Saranno Famosi

La mia serie cult è Saranno Famosi che è forse la prima serie tv che ho visto per intero (e anche diverse volte!).
Saranno Famosi racconta della vita degli studenti della New York School of Performing Arts, una scuola superiore dove oltre a letteratura e matematica si insegna anche music canto recitazione e danza, insomma, per chi mi conosce, è il mio ideale di paradiso (infatti da ragazzina volevo emigrare a New York per studiare lì e non frequentare il liceo).
Saranno famosi è un cult per la sua sigla, Fame!
Ho amato molto questa serie non solo per il lato da musical ma anche per il fatto che non puoi non amare i suoi personaggi, il più iconico è Leroy Johnson (Gene Anthony Ray), un ragazzo afroamericano tanto sfacciato quanto talentuoso, ma ci sono anche Bruno Martelli (Lee Curreri), Danny Amatullo (Carlo Imperato) e Doris Swartz (Valerie Landsburg). Sono dei gran bei personaggi anche molti dei professori, come Shorofsky (Albert Hague) e Lydia Grant, la prof di danza interpretata da Debbie Allen (ora Catherine Avery in Grey’s Anatomy). 
Se vi state chiedendo come mai una ragazzina nata negli anni Novanta abbia come serie cult un telefilm degli anni Ottanta basta guardare la sigla!



Sonia Madini consiglia Mad Men

Serie iniziata nel 2007 e conclusa poco più di due anni fa, se non l'avete vista è assolutamente da recuperare. 
Le puntate ci immergono nel mondo pubblicitario newyorkese degli anni '60, seguendo le vicende del misterioso e geniale direttore creativo Don Draper (John Hamm), della sua famiglia e dei suoi collaboratori (fra cui una fantastica Elisabeth Moss, celebre protagonista di The Handmaid's tale). A fare da contorno i grandi stravolgimenti sociali in atto in quegli anni e gli eventi storici che hanno segnato il decennio: tra i tanti la contrapposizione Nixon Kennedy, la crisi dei missili di Cuba, la lotta afroamericana per i diritti civili. Un ritratto storico pieno di dettagli, con personaggi carismatici, che evolvono e crescono. Guardare almeno una puntata per credere!



Giada Ravara consiglia Will e Grace

Correva l’anno 2001 quando per la prima volta venne trasmesso in Italia “Will e Grace”. Io avevo solo dieci anni, ma ricordo benissimo quanto rimasi folgorata dallo sfavillante universo che gravitava attorno ai due protagonisti della sit-com americana.
Will è un avvocato gay di successo che condivide un appartamento a New York con la sua migliore amica Grace, una nevrotica arredatrice. I due sono uniti da un profondo legame affettivo e dalla totale sfortuna per quanto riguarda le questioni di cuore! Le loro vicende raccontano molto bene la rampante generazione dei trentenni sull’orlo di una crisi di nervi, divisi tra la ricerca del successo personale e quella del grande amore. 
Will and Grace assume toni esilaranti grazie soprattutto ai due personaggi secondari, assolutamente “sui generis”: Jack, l’amico attore di Will, e Karen, l’altolocata segretaria di Grace. Jack e Karen, eccentrici e politicamente scorretti, sono per me la vera chiave del successo dello show: fanno da contraltare ai due perfettini protagonisti, arrivando spesso a rubargli la scena con i loro improbabili teatrini.
La serie ebbe un importante successo e diventò un vero fenomeno di costume in quanto finestra sulla cultura LGBT americana, rappresentata con sagace ironia e leggerezza che ancora oggi non ha paragoni. Non sono mai mancati i riferimenti politici, sempre nel nome del sostegno della causa per i diritti degli omossessuali: ultimo il web-episodio speciale lanciato dopo dieci anni dalla fine della serie a sostegno della candidatura alle presidenziali del 2016 di Hillary Clinton. 


Francesca Guarnieri consiglia Beverly Hills 90210

Una serie tv, che ho visto, che vedrei e rivedrei è: Beverly Hills 90210, iniziata negli anni ’90 e terminata all’inizio del nuovo millennio. Volevo cambiarla per non essere scontata, ma sarei finita a scegliere una serie anni ’90, quindi poco cambiava.
Beverly Hills è la storia dei gemelli Walsh, due adolescenti che dal Minnesota si trasferiscono con tutta la famiglia nella caldissima e ricchissima Beverly Hills. Brenda (Shannen Doherty) e Brendon (Jason Priestley) dovranno ricominciare da zero, fare nuove amicizie e qui entrano in campo i 6 amici: Kelly (Jennie Garth), Donna (Tori Spelling), Andrea (Gabrielle Carteris), Dylan (Luke Perry), David (Brian Austin Green) e Steve (Ian Ziering).
Casa Walsh sarà un punto di riferimento, l’unione sana e genuina della famiglia riuscirà ad essere di conforto ed aiuto ai giovani amici dei due fratelli.Non cadrò nella disputa team Brenda o Kelly, ovviamente tifavo per la prima, però posso dire che non tutte le stagioni della serie sono state entusiasmanti come le  prime quattro, dall’uscita di scena di Brenda la serie ha preso una strana piega.Perché vedere le prime stagioni? Per i nostalgici, sarete avvolti da un’atmosfera adolescenziale, in generale, perché è una dei primi Teen drama, che con coraggio ed audacia ha affrontato vari temi: droga, anoressia, alcolismo, Hiv, prevenzione tumore al seno, suicidio (ben prima di 13) e altro.




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