domenica 3 settembre 2017

Dunkirk


Christopher Nolan ha narrato la trilogia del Cavaliere Oscuro (2005-2012) e la profondità della mente umana in Inception (2010). Gli sono devota da The Prestige (2006) e, per me, da quel momento lui è diventato uno dei più grandi registi in circolazione.
Dunkirk o Dunkerque è un lembo di terra tra Francia e Inghilterra, che venne assediato dalle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale. Lì 400.000 soldati tra inglesi, francesi e belgi, presi in trappola, aspettavano di essere portati via in salvo, pur potendo vedere la costa della patria. Tra maggio e giugno 1940, 400.000 combattenti furono salvati grazie all’iniziativa dei civili che, con piccole imbarcazioni, partirono dall’Inghilterra e andarono a riprendere i loro ragazzi.
La retorica dei film di guerra viene azzerata e inizia una nuova forma di narrazione. Il realismo di Nolan si fonde con la storia sin nei dettagli. Mi sono sentita schiacciata e avevo le lacrime agli occhi. Ho sofferto e mi sono sentita impotente nel vedere morire quei ragazzi e di fronte alle scelte per la sopravvivenza che dovevano fare tutti, dal soldato semplice al generale; ero lì. I grigi e i marroni della spiaggia, il nero e il fuoco della notte e l’azzurro del cielo dominano, non c’è sangue.

Non c’è il nemico, non si sente parlare tedesco, non ci sono i cattivi.

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