sabato 17 febbraio 2018

Sono Tornato


Ho sempre pensato che l'unica chiave di lettura dell'Italia sia la satira che sfuma nel grottesco; Sono Tornato è grottesco, quanto attuale.
Remake del film tedesco Lui è ritornato (Er ist wieder da) del 2015 diretto da David Wnendt basato sul romanzo di Timur Vermes (2012).
Le sinossi dei due film sono speculari. Hitler si risveglia nella Berlino del 2015 e Benito Mussolini “magicamente” si ritrova nella Roma del 2017.
La domanda del film è semplice “Cosa potrebbe succedere se il Duce "ritornasse sulle scene"?
Un ibrido di materiali, riprese documentarie (le immagini del giro d’Italia del regista di documentari interpretato da Frank Matano sono autentiche) e di finzione mostrano la necessità degli italiani di avere un interlocutore. Dopo questo viaggio on the road del Paese, il Duce, il fondatore della propaganda, identifica nella mancanza di sogni il problema principale del paese.
Tutti vedono nel Duce un attore con una comicità surreale, una persona con cui relazionarsi, non uno spettro o un mostro del passato; Maurizio Popolizio è di una bravura immensa e mi ha spaventato.
Al termine del film, da uno dei protagonisti ci viene chiesto di ricordare e di non perdonare.






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