martedì 5 dicembre 2017

Un Natale da FilmLovers - Mamma, ho perso l'aereo

Per festeggiare questo primo Natale insieme, noi FilmLovers abbiamo deciso di non fare le nostre recensioni collettive con palle, pupazzi, alberi e pacchetti, ma di accompagnarvi verso le festività con ben due film a tema, natalizio ovviamente, ogni settimana.

L’ingrato compito di aprire questa favolosa carrellata natalizia spetta a me. Parto con i fuochi d’artificio, con i botti scoppiettanti di Kevin McCallister. Avevo mezza intenzione di parlare solo del primo, Mamma, ho perso l’aereo (Home Alone), ma è così carino e divertente pure il secondo, che non ci voglio rinunciare.


La trama è semplicissima, ma lo svolgimento è geniale: Kevin (Macaulay Culkin) viene dimenticato a casa dalla sua famiglia. I McCallister partono per passare il Natale a Parigi, ma il bambino, di soli otto anni, viene accidentalmente dimenticato in soffitta. La sera prima della partenza regna il caos, oltre ai 5 figli dei proprietari di casa, ci sono zii e nipoti vari, Kevin viene sempre bullizzato dai più grandi (diciamocelo, spesso se le va pure a cercare) ed è proprio nel momento della cena, che cade all’ennesima provocazione del fratello (Buzz, il maggiore, ma che a cervello si misura benissimo con quello del fratello minore), sua madre lo punisce mandandolo a dormire in soffitta da solo. Durante la notte scoppia un temporale, i fili della corrente si rompono e di conseguenza la sveglia viene scollegata. Il giorno dopo tutta la famiglia viene svegliata dagli autisti dei bus. A questo punto mi chiedo: come avrà fatto Kevin a non sentire tutta quella confusione ai piani inferiori? Ma che ce ne importa, Kevin non doveva salire su quell’aereo! Sempre la sera che precede la partenza, in casa arriva un finto poliziotto a controllare la situazione, in realtà è un ladro (Joe Pesci) che si sta assicurando sui giorni di assenza della famiglia. Il piccolo Kevin, scoprirà le intenzioni di Harry Lime (il ladro) e il suo complice Marv Merchants (Daniel Stern) e cercherà in tutti i modi di difendere la sua casa e anche sé stesso. Mentre a Chicago si svolgono le geniali peripezie del bambino, Culkin a mio avviso è bravissimo, riesce a tenere in piedi un film recitando da solo, solo all’inizio e verso la fine il bambino interagisce con gli altri, nella parte centrale combina malanni in solitaria.
Dall’altra parte del mondo c’è sua Mamma, Kate McCallister (Catherine O'Hara) che tenterà in tutti i modi di raggiungere il suo bambino, oltre ad essere ovviamente preoccupata per averlo lasciato solo e non avere sue notizie, non vuole che Kevin si svegli la mattina di Natale e si senta abbandonato proprio nel giorno della famiglia. Chissà che dispiacere per Kevin! E invece a lui la famiglia inizia a mancare, anche se litigano e lo trattano come il più piccolo della casa è la sua famiglia. Il primo film è uscito nel 1991, lo guardai in Vhs, lo so a memoria, è uno di quei film che guarderei sempre. Il bambino è fantastico, i due ladri assurdi, vogliono fare i cattivi, ma sono talmente ridicoli da essere esilaranti, c’è la redenzione, la commozione quando si scopre la storia dell’anziano, è il messaggio che non sempre le cose sono come sembrano, facciamo presto ad inventarci storie sugli altri, come facciamo presto a crederci a queste storie. Vorrei trovare dei difetti a questo film, ma non ne trovo, le battute del bambino mi lasciano ancora basita a distanza di 26 anni, ha delle trovate geniali, non posso usare termine diverso.

Il secondo, Mamma, ho riperso l’aereo, mi sono smarito a New York, non delude. Alla fine del primo i due ladri vengono arrestati e nel secondo vengono rilasciati. Gli elementi essenziali del film non cambiano, le dinamiche iniziali sono le stesse, lo spettatore si lascia cullare dagli elementi che già ha visto (diciamolo, molto paracula come scelta, che però ci sta benissimo).  In questo secondo film, Kevin finisce al Plaza di New York a differenza del primo film, qui il bambino interagisce con molti altri personaggi: i dipendenti dell’albergo, la donna dei piccioni (che sarebbe la versione femminile dell’anziano del primo film) e il proprietario del negozio di giocattoli. Kevin super eroe deve evitare che i due ladri rubino l’incasso del negozio Duncan, il proprietario vuole devolvere tutto in beneficenza per i bambini in ospedale. La madre in Florida cerca di raggiungere il figlio a New York. Anche qui la dinamica è semplice, chiara ed essenziale. Poi sono i piccoli dettagli a rendere anche il sequel di Mamma, ho perso l’aereo speciale.
Voglio concludere con una citazione, che è anche una dedica di Natale speciale per le mie amiche, ma soprattutto per la donna della mia vita,
Harry “Lo senti Marv?” 
Marv: “Cosa ?“ 
Harry “L’odore della libertà”
 Marv “Ma è pesce”
 Harry “E’ liberta” 
Marv “E’ pesce!”. Libertà o pesce? Chissà ;)

Dimenticavo, per chi volesse vedere che fine ha fatto Kevin, vi metto il link di un video di Youtube. Buona Visione!



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