lunedì 27 novembre 2017

Justice League (Zack Snyder + Joss Whedon, 2017), il guilty pleasure

Il primo film dedicato alla Justice League mi è piaciuto, è divertente, veloce e riesce a mettere assieme sei supereroi del mondo DC: Superman (Henry Cavill), Batman (Ben Affleck), Wonder Woman (Gal Gadot), The Flash (Ezra Miller), Aquaman (Jason Momoa) e Cyborg (Ray Fisher).





La morte di Superman ha gettato il mondo nello sconforto e “risvegliato” un supercattivo Steppenwolf, creato da Jack Kirby nel 1972, Bruce Wayne/Batman e Diana Price/Wonder Woman hanno iniziato a cercare nuovi alleati dotati di “abilità speciali” per poter difendere la Terra da questa minaccia.
Introduco con questo post il concetto di guilty pleasure cioè “quei film che ci piacciono e universalmente riconosciuti come brutti”. Il mio guilty pleasure dell’anno è Justice League, diretto e scritto da Zack Snyder e terminato da Joss Whedon, e l’anno scorso lo è stato Batman V Superman sempre imputabile a Zack Snyder.
Ci sono delle cose ben riuscite e cose di cui non si capisce il perché. Si è passati dallo stile cupo e sofferente di Zack Snyder alle battute piene di arguzia e ai colori più accessi di Joss Whedon (autore dei due Avengers, Marvel’s The Avengers e Age of Ultron) tanto che anch’io ho iniziato a pensare che le due cose potessero creare un po’ di confusione nel pubblico.



I momenti più belli del film sono quelli dedicati a Barry Allen/The Flash, commoventi e buffi;


e ci sono le due signore, Wonder Woman che con il suo sorriso illumina lo schermo e Lois Lane (Amy Adams), la donna più potente al mondo, colei che ha il cuore dell’Uomo d’Acciaio.


Batman (che io amo), Superman, Aquaman e Cyborg certe volte sono vittime dei loro ruoli, per loro non c’è spazio di crescita; Justice League dovrebbe mostrare la rottura della solitudine degli eroi e la loro apertura a lavorare con gli altri. I problemi del film sono legate alle difficoltà del DC Cinematic Universe che lentamente sta prendendo forma. JL ha introdotto troppi personaggi senza un film monografico a anticiparli, senza un “passato” ed è molto difficile affezionarsi con così poco.




Termino il post con la domanda “Qual è il vostro guilty pleasure?


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