Volevo preparare una recensione “live”, nel senso scriverla
mentre guardavo il film. Per una serie di sfortunate coincidenze non
ci sono riuscita, il film l'ho guardato in due volte, il mio pc si
era messo in pausa per il troppo caldo (eh si, pure lui!!!).
Dopo essermi guardata tutte le 13 puntate di 13 (vi invito a
leggere la recensione a due mani su questo telefilm QUI) ho detto “massì,
va là, guardiamo anche Io prima di te!”. Entrambe le storie
parlano di “suicidio”, ho vissuto una settimana all'insegna della
morte, che poco si addice alla mia estate.
Io prima di te è un film del 2016, regia di Thea Sharrock, tratto
dall'omonimo romanzo di Jojo Moyes. Ho letto il libro circa un anno
fa, inutile dirvi che nel libro, rispetto al film i protagonisti
della storia sono molto più ricchi di spessore; vengono narrati
fatti personali delle loro vite, in modo da farceli comprendere al
meglio. Però questo “taglio”, non ha compromesso più di tanto
la storia del film, che si concentra molto sulla storia d'amore dei
due protagonisti: Luisa Clark e William Traynor.
In brevissimo: William è un super riccone, sportivo, avventuroso,
belloccio, una mattina esce di casa, viene investito da una moto e da
quel momento rimane quadriplegico. La sua famiglia gli cerca
un'assistente (in due anni ne ha cambiate parecchie) e a questo punto
arriva la bizzarra e solare Luisa. La ragazza è appena stata
licenziata e cerca lavoro. Nel film la paralisi dell'uomo passa molto
in secondo piano e infatti alla fine del film ti chiedi: “Perchè?”
(non vi dico il motivo della domanda).
Ecco, adesso però non so più come continuare, perchè se vi
faccio riferimento con altri film potreste anche capire come
proseguirà la storia. Il film nel complesso non è malaccio, forse
si poteva fare di più visto i due grandi temi che vengono
affrontati, ma la scelta è stata quella di renderlo molto più
commerciale e romantico (non che il libro non lo sia). Nel film
spicca molto Emilia Clarke (Luisa Clark), forse per il suo sorriso
dirompente o per l'abbigliamento pieno di colori, ho trovato la sua
interpretazione piena di luce, ma questa cosa non è del tutto
positiva, perchè quella luce non riesce proprio a spegnersi nei
momenti più drammatici. A distanza di giorni, dopo la mia visione
del film, posso dire che me ne potrei ricordare più come una
“commedia- romantica” che come “ film drammatico”.
Detto ciò, se avete voglia di deprimervi e piangere pesantemente,
scrivetemi, così posso farvi una lista completa di
“film-piagnucolosi”, ottima per tutte le situazioni.
Ahn, dopo tutto questo non mi resta che dirvi: Enjoy!
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