domenica 23 aprile 2017

Far East Film Festival. Giorno 2.

Le giornate del festival propongono 7 - 8 film al giorno con una buona varietà di generi e provenienza. Oggi abbiamo visto per voi:

At the terrace di Yamauchi Kenji, Giappone.










Si tratta di una commedia, ambientata interamente in una terrazza, tratta da una pièce teatrale pluripremiata.
Si avvicendano sette personaggi. Soejima e la procace Kazumi, la coppia marito e moglie proprietari della lussuosa casa che non vedremo mai, Saito e la moglie Haruko, un giovane nervoso (e un po' sfigato) impiegato alla Toyota Tanoura, il malaticcio Saito e il figlio della coppia ospitante.

Le discussioni fra i personaggi si sussegono, trascinate da un innocente complimento dello sfortunato Tanoura rivolto alla bella Haruko, affascinato dalle braccia bianche di lei. Da qui i rapporti fra i personaggi si complicano, giostrati dalle battute pungenti della padrona di casa.  
Nonostante la fissità dell'ambientazione, prettamente teatrale, la narrazione non annoia e incuriosisce lo spettatore, conducendolo ad un perfetto e scandaloso epilogo.



Love off the cuff di Pang Ho-cheung, Hong Kong.












Dopo i precedenti Love in a puff (2010) e Love in the buff (2012) torna la coppia di Hong Kong Jimmy e Cherie, arrestati ingiustamente all'inizio del film per atti osceni. L'affinità fra i due è ben visibile nella prima parte del film ma sotto la superficie cresce la distanza data dalla differenza di maturità. Racconta in modo genuino le aspettative della ragazza sulla loro relazione e l'impegno del ragazzo al cambiamento. Riuscirà a dimostrarsi abbastanza cresciuto? Il film scorre piacevolmente, aiutato da una bella fotografia.



Satochi: a move for tomorrow di Mori Yoshitaka, Giappone.
Satoshi: a move for tomorrow















Uno dei film più attesi della giornata, racconta la storia vera di Murayama Satoshi, giocatore di shogi (variante giapponese degli scacchi) intenzionato a battere il campione in carica ed eterno rivale Habu Yoshiharu. Il protagonista sopra le righe è interpretato da Matsuyama Kenichi, attore famoso per i suoi ruoli eccentrici fra cui il geniale "L", detective della celebre versione cinematografica di Death Note. Per il ruolo l'attore, presente in sala, è ingrassato 25 chili, interpretando magistralmente il timido e trasandato Satoshi.
Matsuyama Kenichi interprete protagonista di Satoshi: a move for tomorrow
Ma la lotta per il titolo non è la sola: sin da bambino soffrì di una rara malattia, culminata in un cancro alla vescica che lo uccise all'età di 29 anni, nel 1998.
Il film mostra la testardaggine del giovane che tenta in tutti i modi di superare i limiti fisici, trascurando spesso la salute e concentrando ossessivamente i propri sforzi al raggiungimento di un solo abbiettivo: diventare il miglior giocatore di shogi. Nonostante l'aspetto di eterno bambino (il suo appartamento è un'accozzaglia di manga e cibo d'asporto) e il ripetersi di "pensare solamente alla prossima mossa" con le ultime parole tradisce uno sguardo al futuro tenuto nascosto nel profondo, alla vita e alla famiglia che non potrà mai avere.



The Prison di Na Hyun, Corea del Sud.
The Prison













Esordio alla regia dello sceneggiatore Na Hyun (presente in sala) The prison si presenta come il classico film d'azione ambientato in carcere. Un carcere un po' particolare, dove tutto è assoggetato al volere del criminale Ik-ho: persino la volontà delle guardie carcerarie e del direttore stesso della prigione. Una sorta di microcosmo in cui la lotta per sopravvivere si riduce nel mettersi al servizio di chi è veramente al potere. Il supercattivo riesce a finanziare e mantenere il controllo del proprio impero con uno stratagemma: con la complicità dei carcerieri fa compiere furti e rapine dai suoi scagnozzi che alla fine del colpo rientrano nelle loro celle, diventando insospettabili. L'arrivo di Yu-gon, un ex poliziotto famoso per la sua infallibile caccia ai criminali, finito fra le sbarre per aver falsificato delle prove, smuove inevitabilemente gli equilibri del sistema.
Il regista Na Hyun






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