sabato 22 aprile 2017

Opening night al Far East Film Festival 19

L'entrata del Teatro Nuovo Giovanni da Udine (Foto Madini)

Da ormai 19 anni gli appassionati di cinema asiatico si riuniscono a Udine, in quello che è diventato il più grande festival europeo dedicato ai film e alla cultura dell'estremo oriente: il Far East Film Festival!
Quest'anno in locandina troviamo il gallo (simbolo dello zodiaco cinese) che si staglia sul volto di una ragazza asiatica. Ma ciò che caratterizza di più il FEFF 19 è l'immagine di una piuma: emblema di appartanenza, e quindi di condivisione e incontro. Da qui lo slogan di quest'anno: join the feff tribe!

Le foto di rito con gli ospiti possono iniziare, al centro vestita in rossa Sabrina Baracetti, impegnata nella direzione artistica dell'evento fin dai suoi inizi.

Le foto di rito prima della opening night, al centro Sabrina Baracetti - (Foto Madini)

L'Opening Night di venerdì 21 aprile è all'insegna dell'action: si inizia con il film giapponese Survival Family di Yaguchi Shinobu, definito un "ecotheraphy disaster movie": un improvviso blackout spinge una famiglia ordinaria di Tokyo a uscire dalla comoda quotidianità, provando sulla propria pelle la corsa alla sopravvivenza. Nemmeno le batterie funzionano più, automobili, smartphone e torce elettriche sono inutili. Quando le scorte finiscono la città diventa terreno ostile, madre padre e i due figli adolescenti iniziano un viaggio la cui meta è la riscoperta del rapporto con l'altro. Il tutto viene raccontato con leggerezza, fra una madre che non aveva nemmeno il coraggio di tagliare un pesce e un padre che, prendendo coscienza del vero ruolo di capofamiglia, capisce il vero significato di sfamare la propria famiglia. La narrazione rimane comunque sempre realistica.

Usui Hirotsugu produttore di Survival Family - (Foto Madini)

In sala era presente il produttore Usui Hirotsugu, che sul palco ribadisce il ruolo di questo festival, il più importante per lui.

In seconda serata il film cambogiano Jailbreak di Jimmy Henderson, milanese trapiantato in Cambogia, action comedy con tante tante tante arti marziali.
Sebbene i mezzi a disposizione non siano quelli delle grandi produzioni il film offre ciò che promette: ironia, botte, ossa rotte, donne fatali. Un gruppo di poliziotti devono scortare in carcere Playboy, deciso a ridurre la sua pena offrendo le informazioni sulla boss della gang Butterfly. Si scatena il finimondo, la prigione viene invasa dai criminali e i poliziotti si ritrovano in trappola: dovranno farsi strada a suon di calci e pugni. Qui la grande nota di merito del film, le riprese delle scene d'azione seguono i personaggi, senza troppi stacchi, regalandoci una chiara visione delle mosse di combattimento, veramente ben fatte. La struttura del film è quasi quella di un videogioco: si alternano gruppi di criminali da sconfiggere, per arrivare ai vari "boss" di livello (fra cui un inquietantissimo cannibale!).

Attori, regista e produttore del film Jailbreak - (Foto Madini)

In sala presenti il regista Jimmy Henderson, il produttore Loy Te, gli attori Jean-Paul Ly e Tharoth Sam. Quest'ultima emana una simpatia travolgente, spera che la sua interpretazione (anche lei le da di santa ragione!) ispiri le ragazze del suo paese a diventare forti e combattive.

Tharoth Sam, attrice protagonista di Jailbreak - (Foto Madini)

L'attore Jean-Paul Ly ha una formazione da stunt-man, ha partecipato a grandi produzioni come action performer fra cui Doctor Strange. Qui al suo primo ruolo da protagonista è stato applaudito dal pubblico, e ci siamo emozionati con lui!

Gli attori commossi dopo la proiezione di Jailbreak - (Foto Madini)

La serata è conclusa, ma siamo solo all'inizio!
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