sabato 15 aprile 2017

Cinema... al ristorante!

Francesca Guarnieri consiglia:
Ratatouille, Brad Bird, Jan Pinkava, 2007.


Io e le mie amiche/colleghe di FilmLovers volevamo scrivere di conigli e ovetti in tema con la Pasqua, purtroppo non abbiamo raggiunto un accordo, per questo abbiamo detto una parola a caso, estraendone una a sorte, così et voilà il tema pasquale è: Ristoranti! Volevo parlare di altri film, poi però ho pensato di mettere un roditore, sarebbe carino se a pranzo fuori in questi giorni sbucasse un bel topino (minimo il ristorante chiude e non so che fine potrebbe fare il vostro pranzo), però dai, Remy è tanto carino e abile, che io vi consiglio Ratatouille. La storia è quella di un topolino con la passione per il cibo e la cucina, riesce a realizzare il suo sogno e cucinare in un ristorante di Parigi. Bè...Buon appetito, scusate, Buona visione!


Stenia Grassetto consiglia:
Pulp Fiction, Quentin Tarantino, 1994.


Pulp Fiction inizia e termina in un ristorante.
Una giovane coppia decide di rapinare il ristorante in cui sono seduti, tra i clienti c’è un killer, Jules Winnfield (Samuel L. Jackson), che segue determinato un rituale quando deve uccidere qualcuno, cita a memoria un verso della bibbia; i due sprovveduti minacciano un vero malvivente. Jules riesce a cambiare la propria posizione da vittima a carnefice; dopo averli lasciati liberi e vivi, decide di cambiare vita. Tutto il film gioca sul limite tra il sacro e profano e della vita con la morte.
La vita e la morte sono le due antitesi che racchiudono il significato della Pasqua. L’esistenza umana si divide tra la vita e la morte.
Pulp Fiction si divide tra chi vive e chi muore.
Per Pasqua consiglio Pulp Fiction.

Laura Perrotti consiglia:
Harry ti presento Sally, Rob Reiner, 1989.


Uomini e donne non possono essere amici...o sì?
Questo è il “dilemma” che affligge i protagonisti di questa commedia romantica che è ormai un classico.
Harry (Billy Christal) e Sally (Meg Ryan) si conoscono durante il loro viaggio per trasferirsi a New York; al primo impatto i due non si sopportano e, arrivati a destinazione, si dicono felicemente addio. Si rincontrano più volte, sempre per caso, negli anni seguenti fino a diventare grandi amici, sono l'uno per l'altra il compagno d’avventure perfetto... ma nella vita non si sa mai...
Ho scelto questo film perché la scena al ristorante (una delle tante girate proprio mentre mangiano) in cui Sally dimostra a Harry come una donna riesca a fingere uno orgasmo, è un cult.

Sonia Madini consiglia:
Mrs. Doubtfire, Chris Columbus, 1993.


Pensando ad un ristornate nel cinema mi viene in mente la scena di Mrs Doubtfire. Un film che da bambina riguardavo tutte le volte in cui era trasmesso, ma arrivata a quella scena... spegnevo. Robin Williams che correva dal tavolo con ex moglie e compagno travestito da vecchina a quello con il proprio capo per discutere di lavoro, passando per il bagno (problema: ...delle donne o degli uomini?), il tutto complicato da una buona dose di scotch. Dopo un tentativo di sabotaggio in cucina si ritrova ad eseguire una maldestra manovra di Heimlich al compagno della ex, come risultato metà della finta faccia da nonnina si scolla. Sarà forse questa la scena che mi ha inquietato da piccola? Consiglio di rivedervi questo film in onore del buon Robin, la cui comicità sa indubbiamente resistere al tempo.

L.R. Consiglia:
Cous Cous, Abdel Kechiche, 2007.


La trama si snoda a partire dal desiderio del protagonista, il sessantunenne Slimane (Habib Boufares), che, costretto a una riduzione dell'orario di lavoro e della busta paga, decide di licenziarsi per adibire a ristorante una barca abbandonata nel porto, dove sogna di poter servire il prelibato cuscus cucinato dalla sua ex moglie. Aiutato da Rym (Hafsia Herzi), figlia avuta dal secondo matrimonio e con cui ha instaurato un legame speciale, si troverà a scontrarsi con un sistema burocratico denigrante. Tenterà infine di convincere i funzionari che detengono il suo futuro, a dargli la possibilità di realizzare il suo sogno, invitandoli a una cena di prova in quello che spera sarà il suo locale. Il regista dipinge alcuni dei problemi annessi a tematiche sociali come appunto la riduzione del lavoro, le difficoltà economiche di un uomo avanti con l'età, un sistema burocratico che frena l'iniziativa personale. Ma il vero nucleo del film di Kechiche è la famiglia e il cuscus sembra quasi il collante che unisce le persone. Questa pietanza è infatti condivisa in occasione dei pranzi della famiglia allargata e sarà il piatto decisivo, quello su cui Slimane ha puntato tutto, per poter aprire il suo ristorante e riscattare in questo modo la sua vita.


Maria Sole Lazzaro consiglia:
Soul Kitchen, Fatih Akin, 2009.


La cucina di infimo livello gestita dal cuoco greco Zinos (Adam Bousdoukos) diventa il pretesto per mostrarci una serie di personaggi fuori le righe, dalla clientela grottesca e senza pretese del ristorante alla fidanzata viziata del protagonista, dal fratello mascalzone e ladro alla dolce massaggiatrice.
Il ristorante è sulla via del fallimento e, come se non bastasse, Zinos viene colpito da un atroce mal di schiena. Questa è la molla dell’azione.
Se volete assistere ad una serie di tragicomici (ed etnici) eventi vi consiglio di vedere questo bel film, che nel nostro Paese ha pure vinto il Gran Premio della Giuria al festival di Venezia del 2009.

Questa la selezione pasquale delle FilmLovers, buona visione e Buona Pasqua da tutte noi!

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