domenica 15 ottobre 2017

Immagini dalla Corea del Nord: tre documentari da non perdere

In questo periodo sentiamo spesso parlare della Corea del Nord e del suo leader Kim Jong-un. Essendo un paese dalla fama impenetrabile, dove un turista viene accompagnato in percorsi prestabiliti e le eventuali foto devono essere approvate prima di poter tornare in patria, la realizzazione di documentari approfonditi su questo paese diventa una missione ardua, ma non per questo impossibile. 

Under the sun (2015) di Vitaly Mansky


Il regista russo Vitaly Mansky dopo svariati tentativi viene accolto in Corea del Nord per documentare la vita di una normale famiglia di Pyongyang. Peccato che all'arrivo la troupe si ritrovi con uno script approvato dal regime, con location ed attori già scelti. Dopo ogni giornata di ripresa sono costretti a consegnare il girato che deve essere approvato. Con alcuni stratagemmi, riescono a produrre materiale sorprendetemente interessante: la camera non smette mai di girare, anche durante le pause e registra la preparazione di ciascuna scena, le svariate prove, le indicazioni che vengono date agli attori dalla troupe coreana e le loro reazioni. Svela l'immagine che vogliono mostrare di se stessi e come la costruiscono. La sensazione che domina le immagini è la completa mancanza di rapporti umani fra le persone, controbilanciato da un continuo ed ossessivo omaggio al leader Kim Jong-un e soprattuto al "presidente eterno" Kim Il-sung.


The Propaganda Game (2015) di Alvaro Logoria

Resoconto del breve soggiorno del regista in Corea del Nord, accompagnato da Alejandro, spagnolo trasferitosi nel paese, che diventa una sorta di co-protagonista. Quest'ultimo è riuscito a crearsi una carriera politica all'interno del regime, è tenuto in gran cosiderazione sebbene occidentale e cura i rapporti esteri. Il materiale che il regista Longoria raccoglie è molto eterogeneo ma si concentra sul concetto delle diverse immagini del regime, quella creata dalla propaganda per il popolo, quella dipanata davanti agli occhi dei turisti supercontrollati, veicolata in questo caso da Alejandro, e quella che viene raccontata dal resto del mondo. Il documentario è condito da interessanti interviste a studiosi ed esperti, molte sono le immagini di repertorio.


The Lovers and the Despot (2016) di Robert Cannan e Ross Adam

Questo documentario è di tipo storico, racconta la terribile e incredibile avventura di una ex-coppia, un'attrice e un regista sudcoreani, rapiti dal regime negli anni Settanta. Il presidente era Kim Jong-il, padre dell'attuale leader, appasionato di cinema ma deluso dai fallimenti dei film nordcoreani ai festival internazionali, è deciso nel creare un'industria in grado di competere con i film statunitensi. Porta con la forza due star dalla Corea del Sud a quella del Nord, si tratta del regista Shin Sang-ok e dell'attrice e ex-moglie Choe Eun-hee. Le immagini dell'epoca e le testimonianze delle persone coinvolte ripercorrono la storia della coppia, dal grande successo in patria al rapimento e alla prigionia. La donna racconta di essere stata accolta dal presidente in persona dopo un viaggio in una nave cargo, senza cibo per svariati giorni. Durante l'incontro riceve ringraziamenti per essere venuta, davanti ad una schiera di fotografi che immortalano l'evento, un evento che è in realtà una sorta di spettacolo grottesco per la stremata Choe Eun-hee. Poco dopo viene raggiunta dell'ex-marito, regista, che dopo un periodo di stretta sorveglianza e ripetute violenze viene convinto a mettersi dietro la macchina da presa. Ammette che gli venne data carta bianca sui film da realizzare, con budget impensabili nel  paese natale (ovviamente con sceneggiature approvate del partito). Il documentario arriva a citare il clima di sospetto che si scatenò in una parte dei sudcoreani, anche dopo la mirabolante fuga. Un documentario ben fatto e avvincente, caldamente consigliato.

Nessuno di questi documentari ha la presunzione di svelare una qualche verità assoluta: in molti  casi preferiscono sollevare domande più che dare risposte. The Propaganda Game e The Lovers and the Despot sono disponibili sulla piattaforma Netflix.

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